WARSZAWA – Si parla di produzione di energia nucleare anche in Polonia. Di certo spinta verso questa scelta dall’attuale forte legame con gli USA rafforzata dopo l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito Russo.
Comunica la notizia il sito specializzato World-Nuclear-News secondo cui sono stati già attivati i primi contatti tra il Governo polacco ed alcune delle maggiori aziende produttrici di tale mercato.
Si parla infatti di avvio di trattative con l’americana Westinghouse, la Sud-coreana KHNP e la francese EDF.
Ne avranno certamente parlato il Vice Primo Ministro polacco, signor Jacek Sasim insieme con il suo Ministro per il Clima, signora Anna Moskwa che sono stati ricevuti a Washington il Segretario di Stato per l’Energia, Jennifer Granholm.
Prima centrale al via entro il 2026
L’accelerazione in tal senso è dovuta alla crisi energetica attuale, trova supporto nel cosiddetto Taxonomy Delegated Act della Unione Europea.
Secondo questa indicazione, l’energia nucleare di ultima generazione via impianti nucleari, è considerata ‘green’ e quindi compatibile con il percorso altrettanto ‘green’ che dalla Unione Europa si sta spingendo a tutta forza.
In questo senso, per la Polonia che, come praticamente tutti gli Stati europei, dipende dal gas russo, un tale approccio le permetterebbe di avere una più tranquilla indipendenza energetica.
Il sito dove dovrebbero sorgere le prime centrali è a Lubiatowo, un villaggio del voivodato della Pomerania, nel nord del Paese.
In questa località, però, sono già nati i primi comitati ‘contro’, i “No to ATOM in Lubiatowo”.
Americani in vantaggio
Rispetto ai programmi di costruzione, sempre World-Nuclear-News indica come la americana Westignhouse sia in vantaggio rispetto all’aggiudicazione del contratto, anche per il supporto dell’Agenzia Usa per il commercio.
Ed adesso questa doppia visita di rappresentanti del governo polacco in USA, chiarisce forse meglio che gli Americani hanno praticamente già vinto l’appalto.
