WARSZAWA – Sempre la Unione Europea di marca Von der Leyen in sfida contro la Polonia. Con la minaccia, che potrebbe gravemente avversarsi, di imperdire il trasferimento di fondi del Recovery Fund alla nazione centro europea. Il tutto per la annosa questione di come la Unione Europea considera di parte l’applicazione della cosiddetta “rule of law“.
Il rischio di vedersi bloccati in fondi, circa 35mld€ di fondi comunitari post-covid, è sul piatto della bilancia da mesi. Ed adesso, quasi alla scadenza dei tempi utili, trovare un accordo è necessario.
Cosa che ha provato a fare il Presidente del Consiglio Morawiecki tentando di avere una linea di confronti con la burocrazia europeista.
Coalizione a rischio? Forse no
Tale approccio, però, dall’ala più conservatrice della coalizione di governo, è stato visto come una rinuncia alla sovranità nazionale a favore di un interesse maggiore dei pro-Stati Uniti d’Europa.
Infatti, il Ministro della Giustizia Zbigniew Ziobro, leader di Solidarna Polska, abbreviated to SP, partito della colazione di governo, di è dichiarato contrario a tale perdita di posizione nei confronti dell’Europa.
Interviene Kaczynski
Ad intervenire come ‘padre nobile’ della situazione per dare un forte contributo, è stato il presidente del partito principale di governo, il PiS appunto guidato da Jaroslaw Kaczynski. In una intervista alla radio, Kaczynski ha messo chiaramente in evidenza come il percorso di avvicinamento alla UE sia necessario. Il tutto per evitare che davvero i miliardi di euro a disposizione siano trattenuti con questa scusa da Von der Leyen e soci.
“Chi non capisce cosa sta accadendo – ha detto Kaczynski – semplicemente non riesce a comprendere l’intera prospettiva e le complicazioni esistenti“.
Una tale dichiarazione, si intende, potrebbe portare velocemente la Polonia a considerare la critiche fatte dalla Commissione Europea sul tema della giustizia. Uno dei nodi era il trattamento dei giudici, ritenuto non consono alla conclamata ‘Rule of Law”.
Ma prima di tutto, ciò che la EU vuole, è che la giustizia polacca si sottometta al potere di quella Europea, stralciando la sentenza del Tribunale Costituzionale polacco che ha statuito la preminenza della legislazione polacca su quella di stampo europeista.