WARSZAWA – L’idea che la nazionale polacca che ha partecipato ai Mondiali di calcio in Qatar fosse destinataria di un bonus economico, è stata smentita dal Primo Ministro Morawiecki.
In un suo intervento, il premier ha indicato come l’orgoglio debba essere nell’aver raggiunto un risultato di qualificazione. Questo va in onore della federazione calcio polacca e degli sponsor che hanno sostenuto la squadra.
Un po’ di orgoglio ed onore
Rispetto alle notizie riportate per cui ci sarebbe stato un bonus economico di 6.4mln di € per il team in caso di avanzamento nel torneo mondiale, Morawiecki ha detto chiaramente: “Non ci sono fondi governativi a fini bonus per i giocatori“.
Con questo indicando chiaramente che l’orgoglio e l’onore di avere fatto bene deve essere considerato un premio che vale per l’intera collettività.
La Polonia è riuscita ad entrare nelle gare di qualificazione in un mondiale la prima volta dopo il 1986.
La decisione del governo di non andare sempre a “suon di moneta” ma ad indicare l’orgoglio di essere parte di una comunità, va certamente guardata con molto rispetto, con altissimo rispetto.
Ormai chiunque fa qualcosa, sia anche il suo dovere, viene decantato come “eroe” e deve essere riconosciuto: a suon di euro.
In troppi ormai hanno mercificato la qualunque. E non parliamo solo di giocatori. Quando nel periodo ‘covid’ i sanitari che facevano il loro lavoro negli ospedali, furono esaltati come eroi. A cui poi furono pagati milioni di straordinari solo per avere fatto, tutto sommato, il proprio lavoro.
Gli eroi, sono coloro che fanno qualcosa, straordinaria o ordinaria, ma senza chiedere soldi in cambio.
Grazie, signor Primo Ministro, per questo esempio che ha voluto far comprendere.