WARZAWA – Il governo polacco potrebbe indire un referendum popolare per chiedere ai polacchi se sono d’accordo con le politiche redistributive della Unione Europea che vuole obbligare gli Stati membri ad accogliere immigrati illegali.
Lo ha annunciato il premier Mateusz Morawiecki in un video su X (ex Twitter) [lo riportiamo su YouTube per poter arrivare i sottotitoli in italiano].
La domanda, aperta e sincera che pone il PM è questa: “Sosterrete l’ammissione di migliaia di immigrati clandestini dal Medio Oriente e dall’Africa nell’ambito del meccanismo di trasferimento forzato imposto dalla burocrazia europea?“
Procedure immigrazioniste senza limiti
Secondo le nuove procedure immigrazioniste dell’attuale governatorato europeo, gli Stati della Unione Europea dovranno sottostare all’obbligo di accogliere entro i confini nazionale, almeno 30.000 immigrati illegalmente approdati in Europa.
Tale numero di 30.000, però come è ovvio, potrà essere aumentato in caso di emergenze, necessità, opportunità.
Per far aprire i confini nazionali, la EU gioca ancora con i soldi. Infatti è previsto un contributo di 20.000€ per immigrato accolto. Una cifra che non si capisce bene cosa debba coprire.
Tale spinta immigrazionista, ovviamente secondo le procedure europeiste, sarà obbligatoria. Una ‘solidarietà obbligatoria’ come indica senza freni la documentazione ufficiale di Bruxelles.
Immigrazione per guerre, clima, ricerca economica
Purtroppo se la situazione mondiale non consente di tralasciare i flussi migratori, è anche vero che molte parti politiche, associazioni, organizzazioni non governative, approcciano la questione non i modo razionale ma politico e idelogico.
Secondo tali fazioni, l’immigrazione è doverosa per il Mondo occidentale. Ed è un valore aggiunto perchè, a detta di tali pensatori, porta benessere, integrazione positiva, valore aggiunto. Forse non sono in grado di comprendere che persino negli Usa si sta arrivando a guerre sociali tra gruppi eterogenei. E che in Europa ci sono Paesi come Danimarca, Svezia che dopo anni di lassismo immigrazionista, stanno ora pagando seri danni sociali ed economici.
Posizioni politiche
Mentre il PiS, il partito di governo apre all’idea di un referendum perchè nella sempre declamata ‘democrazia’ è il voto popolare che deve guidare, i partiti di opposizione emergono in favore della politica europeista sulla immigrazione irregolare.
Lo ha fatto il passato leader nazionale, Donald Tusk, che tramite questa presa di posizione cerca di riavere visibilità in vista delle prossime elezioni nazionali ed europee.
Visibilità da chi?