BERLIN/WARSZAWA – Il famoso Recovery Fund, quello che la Von der Leyen sta bloccando contro la Polonia, vale 23.9 mld (contributi) + 11.5 mld (prestiti). Una bella cifra. Tanto che il governo polacco deve venire a compromessi con la signora EU.
Ma immaginate cosa significhi 1.3 trilioni di €? Soldi peraltro che puoi spendere come vuoi per il benessere del tuo Paese senza invece dover sottostare alle indicazioni dei burocrati di Bruxelles che da chissà dove tirano fuori dal cappello le loro ‘indicazioni”?
Beh, sarebbe questo l’importo che la Germania è stata richiesta di pagare per i danni di guerra, durante la 2GM.
A dire il vero, non si riesce bene a capire quanto sono 1,3 triliardi di euro. Tanto che qualcuno si domanda: “Ma come hanno fatto a calcolarli“?
La presentazione del documento da consegnare alle autorità tedesche è stato presentato a Settembre scorso, in una giornata al Castello di Varsavia. Una presentazione molto ‘politica’ con i maggiori esponenti del governo in prima fila.
E’ stato lo stesso Primo Ministro Mateusz Morawiecki ha dichiarare che le sofferenze della Polonia non furono solo materiali ma anche morali. Con oltre 6 milioni di polacchi uccisi e la distruzione di interi territori.
Un organo politico per calcolare i danni
A consegnare la richiesta ai tedeschi, è stato Arkadiusz Mularczyk, membro del Parlamento e che nel Luglio del 2022 è stato eletto presidente del “Consiglio dell’Istituto delle Perdite di Guerra”, che è il gruppo interparlamentare per la stima dei danni dovuti alla 2^ Guerra Mondiale.
Nella stima, oltre ai cittadini morti ed alla distruzione materiale, il conteggio riporta fondi bancari rubati, opere d’arte trafugate.
Mularczyk ha “approfittato” della sua presenza a Berlino per la inaugurazione dell’ambasciata polacca dopo dei lavori di adeguamento, per avere dei colloqui col governo tedesco in merito alla “faccenda”.
Ovviamente le cose andranno più che per lunghe. Lo ha detto lo stesso capo del governo polacco dicendo che però, alla fine, la Polonia avrà la sua ragione.
Attesa dalla Germania
Dalla parte opponente, dai tedeschi, si attende una risposta che fin’ora ovviamente non c’è stata. O almeno non c’è stata rispetto questa ultima richiesta.
Perchè, in passato, e sempre rispetto alle richieste di risarcimento del danno post-guerra, da Berlino hanno fatto sapere che hanno regolato tutto nel 1950. Il Ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, durante una visita in Polonia ha dichiarato che la posizione del governo tedesco non è cambiata e, quindi, tale richiesta di risarcimento non può essere presa in considerazione.
Anche la stampa tedesca comincia a “lavorare” sulla questione. Un giornalista del Die Welt, Philip Fritz corrispondente in Polonia, in un suo editoriale ha messo in evidenza la questione.
Ha ricordato da un lato che la Polonia sta cercando di ‘internazionalizzare’ la questione, visto che il governo polacco ha mandato una sua nota su tale argomento a 50 organizzazioni internazionali. Da Israele, per esempio, pare ci sia stato un formale appoggio alla richiesta polacca.
E dall’altra parte, ha giochicchiato dicendo che se la Polonia chiede risarcimenti alla Germania per i fatti della 2^GM, lo stesso dovrebbe fare con la Russia, oggi erede della vecchia URSS che invase e distrusse buona parte del Paese